Presentazione dell’album “Pastiche” di De Gregori – Zalone
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 15 Aprile 2024
L’11 Aprile ho avuto l’opportunità di partecipare all’anteprima dell’album “Pastiche” di Francesco De Gregori e Luca Medici, noto come Checco Zalone, in cui quest’ultimo si è cimentato per la prima volta come pianista accompagnatore. Durante lo showcase, ho avuto modo di ascoltare i brani che meglio rappresentano questo nuovo progetto, seguito da una breve conferenza stampa con i due artisti.
“Pastiche” è un album che cerca di mescolare vari generi, sorprendendoci con la sua fusione artistica. Il termine antico “Pastiche” suggerisce un’atmosfera vintage per un disco che desidera amalgamarsi con diversi stili musicali e pianistici. La copertina dell’album è tratta da un disco di Carosone intitolato “Carosello Carosone n.2”; ciò fa capire anche la direzione che questo progetto vuole intraprendere.
La contaminazione che i due artisti vogliono portare è essa stessa un “pasticcio”, una mescolanza: De Gregori, con la sua storia nel panorama musicale italiano, apporta una continuità storica, rappresenta un bilancio della sua carriera musicale e della sua vita, mentre Zalone aggiunge il suo tocco di ilarità a certe composizioni, rendendo il tutto più leggero, come solo la musica sa fare.
In questo disco non vi è la volontà di stupire o creare scalpore, ma semplicemente un desiderio di suonare e comporre insieme, un modo di rappresentare in musica le serate di due amici che “tra un piatto di carbonare e uno di cacio e pepe, suonano il pianoforte”.
Ciò che mi ha impattato maggiormente nell’intervista è stata la genuina amicizia tra i due artisti, che ci spiegano quanto hanno imparato l’uno dall’altro: per De Gregori, Zalone rappresenta un’artista con uno sguardo innocente e dolce sulla società, che si riflette sia nel cinema che nella musica, con una cura verso quest’ultima come una creatura amata. La sfida di Zalone è quella di essere visto come pianista prima che come comico, nonostante porti anche canzoni divertenti. Per lui, De Gregori rappresenta un esempio di assenza di retorica e moralismo, con un profondo senso etico che smitizza molti dei suoi colleghi e accoglie senza giudizio la nuova musica.
L’album è privo di duetti, evidenziando così i ruoli distinti dei due artisti in questo progetto. Potremmo persino vedere De Gregori recitare nel mondo del cinema, che è il campo d’azione di Zalone, considerando che già il cane di De Gregori ha recitato in un film di Zalone. Speriamo che De Gregori non diventi “un cane di attore”, nel prossimo film di Checco, come scherzato da Zalone durante la conferenza.
L’improvvisa interpretazione di “Uomini sessuali” nella conferenza è stato l’ultimo tassello per riuscire a capire quanto “Pastiche” sia un modo per proiettare l’amore dei due artisti nella musica, ascoltare questo album è come trascorrere del tempo nel salotto dei due artisti, godendosi la loro compagnia e la loro genuinità.
La mancanza di brani come “Uomini sessuali” nell’album è una scelta consapevole, poiché: “i capolavori non vanno toccati”- Checco Zalone.