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L’inizio del festival di Sanremo è vicino e noi di Radio Bocconi siamo quasi giunti alla fine della nostra rassegna dei Giovani di questa 68° edizione.
Alice è stata catapultata nel suo mondo delle meraviglie, arrivando in finale ad Area Sanremo 2017 ed avendo così la possibilità di giocarsi le sue carte sul palco dell’Ariston per la categoria giovani.
Una boccata d’aria fresca. Questo è Ultimo. Autore eccezionale ed ottimo cantante, capace di coniugare l’hip-hop con il pop, accompagnando il tutto con una voce dal timbro caldissimo. Diciamo che, se dovessimo dividere i cantanti tra “duraturi” e “stagionali”, non avremmo dubbi sulla collocazione di Ultimo.
Laureato in matematica, docente, youtuber, attore e cantante: Lorenzo Baglioni è un vulcano creativo e la sua canzone a Sanremo ne è la prova! Il titolo del brano che sta ricevendo già adesso successo sul web, “Il congiutivo”, ha ottenuto persino la benedizione dall’Accademia della Crusca.
Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, classe ’86, nasce e cresce a Garbatella, nei dintorni di Roma, dove suona e studia chitarra elettrica mentre si esibisce nei locali del quartiere con i suoi migliori amici.
Cantante, autrice, musicista, tatuatrice: Eva e i suoi capelli rossi avevano conquistato il mio cuore già a partire dalle audizioni di X Factor 2016. Rivederla sul palco di Sarà Sanremo con la sua aria dolce e allo stesso tempo ‘supercazzuta’ mi ha fatto emozionare, sentenziando un prematuro, ma sincero, “Sanremo lo vince lei”.
È il momento di scoprire la prima delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2018: si presenta alle finali di Sarà Sanremo vestito in modo elegante, si muove a suo agio sul palco e il suo sguardo si sposta sul pubblico come quello di un prestigiatore. A primo impatto rievoca i racconti dei nostri genitori di quando Sanremo era in bianco e nero, l’Evento che riuniva un intero quartiere di fronte ai pochi televisori di condomini e bar, ovviamente con i vestiti da festa.
“Slow” vuol dire andare piano, riflettere ad ogni passo, ogni nota, vuol dire non lasciare nulla al caso e alla fretta. “Slow” è la prima delle due anime di Dario Faini, quella molto più legata al suo strumento, il pianoforte. “Slow” è emozione, passione, brivido, tensione. La metà iniziale del live di ieri al Santeria Social Club di Milano è stata un concentrato di sentimenti sinceri, intensi, suscitati dalle note giuste al momento giusto.
Le certezze nella vita sono poche, si contano sulle dita di una mano; elencarle è impresa ardua, se non addirittura impossibile. Tra tutte, però, ce n’è una su cui siamo convinti: dovunque ci troviamo, ad una festa di compleanno in Sicilia o in una biblioteca di New York, durante Sarà Sanremo tutto passa in secondo piano, e ci ritroveremo sempre a intasare le linee telefoniche mandandoci circa 800 messaggi al minuto per commentare ogni singolo accadimento.
Spesso gli artisti, i cantanti, i musicisti non necessitano di presentazioni, molte volte la loro fama e il loro nome li precedono perché magari i loro testi e le loro melodie ci vengono proposte continuamente fino allo sfinimento. Ma ci sono mille altri casi in cui un artista deve essere presentato, raccontato, scoperto prima di essere apprezzato e amato dal pubblico.