Autore: BocconiADMIN

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Un caloroso benvenuto a tutti in questa scintillante rubrica, che vuole rispondere all’annosa domanda “Cosa posso ascoltare questo weekend?”. Il titolo che abbiamo scelto è un chiaro riferimento a Myths of The Near Future, il fortissimo album di debutto dei Klaxons, e fungerà da linea guida per noi autori, con la consapevolezza che il futuro è ora, e noi tutti ci siamo dentro fino al collo.

Risvegli faticosi. Una brezzolina che entra dalla finestra…fredda.

Dlin Dlon. Sono le 8.30. Maledetta sveglia, ma è ora di andare.

Colazione in centro, veloce veloce perché il tempo stringe.

Non mi nascondo, già della prima riga: il giornalismo esercita su di me un fascino particolare. Un amore sbocciato da molto ormai, capace di portarti in ogni luogo anche solo scorrendo i titoli che campeggiano, con la loro proverbiale autorevolezza, sulle pagine dei quotidiani.

E se invece, per una volta, fosse il mondo intero a venire da te? Il minimo che potresti fare, davvero, sarebbe almeno andarlo a trovare. Saluta con affetto, rimani un po’ a chiaccherare e non dimenticare di sorridere, perché non sono cose che accadono tutti i giorni.

Mercoledì 26 Settembre, presso l’aula magna dell’Università, Radio Bocconi ha assistito al debutto di BLAWnde – Il diritto di essere bionde, rivisitazione in chiave musicale del film Legally Blonde di Robert Luketic e secondo musical targato Bocconi Live Performance Students Association (BLAPSA).

Il parco di Monza è più grande di quello che sembra e le stradine per arrivare all’area concerto sembrano sentieri di montagna da quanto sono sconosciuti alla sottoscritta. Sono le nove del mattino e si è già perso il conto delle persone in coda ai cancelli. Persone che hanno dormito sull’asfalto e sull’erba umida, al freddo, persone che se sono lì, ci sarà un motivo.

Dopo avervi fatto vivere una giornata tipica dello Sziget insieme a noi (inserisci link precedente articolo), cerchiamo ora di spiegarvi meglio ciò che questo festival è.

Il treno che conduce da Milano fin nei meandri della Riviera Ligure fa tappa a Camogli, qualche fermata dopo quelle innumerevoli di Genova Principe, Genova Brignole, Genova Nervi, Genova qua Genova là. Subito dopo Recco precisamente. Per un modesto viaggiatore come me il paesaggio è stato decisamente diverso dalla tradizionale e piatta pianura: finalmente il sole intenso, l’odore del mare, e ancora l’aria di libertà che dalle nostre parti è stata già a suo tempo soffocata dalla routine.

No, non parliamo di giovedì 1 settembre, la giornata dell’Home Festival in cui ha prevalso l’indie italiano, per quella abbiamo spedito uno dei nostri inviati migliori, uno nei confronti del quale possiamo ancora nutrire buone speranze. Stiamo trattando di venerdì 2 settembre, giorno dedicato principalmente all’elettronica, alla sperimentazione e agli acid.. ehm beh, insomma, sono andata io, ex responsabile di sezione che, dopo aver ceduto l’incarico, può finalmente svelare il proprio lato tamarro rimasto latente fin troppo a lungo.

Succede che giovedì 1 Settembre mi trovo all’HOME Festival a Treviso, e dopo la conferenza stampa con il founder Amedeo Lombardi e Giò Sada stavo vagando tra le bancarelle e i sound check agognando il panino con la salamella che di lì a poco a poco avrei mangiato in attesa dell’inizio della musica. Succede poi che ricevo una telefonata che mi dice che avevo la possibilità di intervistare i Selton, e di recarmi nel luogo predisposto per l’intervista. 

Ore 8:30 – Ogni mattina, uno Szitizen si sveglia e sa che dovrà correre più velocemente di un olandese per fare la doccia senza dover aspettare 40 minuti in fila.

Ore 8:40 – Davanti al tendone delle docce ci sono già 60 persone in coda. Disperato e stordito dalla tecno e dalle due ore scarse di sonno, ti metti l’anima in pace e inizi ad aspettare.

Ore 10:20 – Finalmente è il tuo turno e puoi iniziare a lavarti.


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